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Il Food Storytelling: come farsi scegliere dalla pancia degli utenti

Se c’è un trend che da anni non smette di affascinare e sui social conta un numero sempre maggiore di hashtag dedicati è il food: ricette fatte in casa, piatti fotografati al ristorante o colazioni al bar, è quasi impossibile aprire il feed di Instagram e non trovare un post che parli di cibo.

Ma in uno scenario così saturo, come fare per distinguersi ed emergere? Come riuscire a trasformare la propria passione in una pagina emozionante e attira-follower? A fare la differenza, soprattutto sui social, non è tanto il “cosa” si fa, ma il “come”. Per questo limitarsi a pubblicare belle foto di bei piatti non può essere sufficiente: è necessario essere incisivi e memorabili per convincere l’utente a scegliere una pagina, cominciare a seguirla e interagire con i post o l’attività.

Quando si parla di cibo, le persone tendono a scegliere “con la pancia”, e la pancia non sceglie solo sulla base di cosa fa gola, ma soprattutto di cosa emoziona, coinvolge, lascia addosso qualcosa che incuriosisce e spinge a tornare. Anche con i piatti, quindi, bisogna riuscire a raccontare una storia.

Da qui nasce il concetto di Food Storytelling, l’arte cioè di creare un racconto con le foto dei piatti, che comunichi tutto ciò che è importante sapere per appassionarsi a un profilo. Che si tratti di un aspirante food blogger, di un cuoco, di un ristorante o di una pasticceria, riuscire a costruire una narrazione, con la giusta strategia comunicativa, è funzionale per raggiungere alcuni obiettivi fondamentali:

  • Unicità: nessuna storia è uguale all’altra, quindi mostrare la propria personalità significa delineare dei tratti distintivi che rendono inconfondibili;
  • Valore: dal punto di vista psicologico, gli utenti sono più propensi seguire quello in cui si riconoscono. Quindi trasmettere il proprio obiettivo significa trasformarsi in un simbolo, diventare un riferimento per gli altri, rendendoli partecipi dei propri progressi;
  • Concretezza: ciò che si mostra in una foto è solo il risultato finale, ma dietro c’è un lungo percorso da svelare, che può parlare di tradizione, di innovazione nella catena produttiva o di storia personale, per dimostrare che ogni post nasce da un’esigenza tangibile.

I piatti, però, se sono realizzati seguendo una ricetta non arrivano a distinguersi, serve che ognuno metta il proprio ingrediente segreto. Allo stesso modo, non ci sono regole standard per riuscire ad avere successo sui social, bisogna trovare la chiave distintiva adatta e il modo giusto per rendersi indimenticabili. Un modo per trovarla è confrontarsi con chi questo percorso lo ha già fatto, esperti che possono dare dei consigli su come districarsi nell’ambito della comunicazione, che senza le dritte corrette può rivelarsi un sentiero molto impervio.

Da questa esigenza è nata “Comunicare il cibo sui social network: le nuove frontiere del Visual Marketing”, la Masterclass in Food Storytelling di Realize Academy: una giornata che vede la partecipazione straordinaria di Marco Bianchi, professione Food Mentor, oltre che di esperti di Social, Viral Marketing e Scrittura. Ti aspettiamo a Milano il 16 Novembre per aiutarti a trovare il tuo modo per attirare nuovi follower.

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